Lo vedete??! mh, no? Beh, guardate meglio!
No no, così non và proprio...è dall'altra parte! Lì, che fa capolino dal suolo...ritentiamo...
oooooooooooooooooh! L'avete trovato!!! Il MAZAPEGUL!!!
Il Mazapègul è il folletto della mitologia romagnola. Un simpatico e dispettoso folletto, preciserei, che passa le notti ad infastidire le giovani fanciulle e non solo. Umberto Foschi, nel 1975 ne “Il Romagnolo” parla di personaggio fantastico che nel Folklore romagnolo sta tra il Folletto e l'incubus.
Si racconta che questo buffo folletto si innamori delle giovani di casa... le insegue, scompiglia i loro capelli, si insinua sotto le sottane, è geloso e vendicativo, salta sui letti e sulla loro pancia perché imparino a saper portare il loro peso. Passa le notti ad attorcigliare in trecce le code e le criniere dei cavalli nella stalla, rendendo così furiosi i contadini, costretti il mattino seguente a impiegare ore per spazzolare le loro bestie. Ha un cappellino rosso che lascia fuori dalla camera della persona che molesta, essendo una creatura della famiglia degli incubus, ma non fa del male, sale però sul letto, silenzioso, e cammina sul petto creando delle difficoltà nel respirare.
Mazapegul sta per Mazapegolo, secondo la tradizione popolare romagnola ma assume anche altri nomi.
A Bergamo lo chiamano "Barbech", "Pappoli" a Massa Carrara, "Farfarelli" in Lombardia, Lazio e Sicilia, "Mazzamarillo" nel teramano Mazz'marill, diviene "Mazzamambrillo" nell'alto Molise "Mazzamambrigl" a Bari, diventa "U’augurie Scazzamurid" in Basilicata, "Barabanen" a Imola, e molti, molti altri…è proprio il caso di dire... Paese che vai, folletto che trovi!
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« «Mamma hai mai visto e' Mazapégul ? - Mo csa dit, e' Mazapegul un' s'pò avdè, ... mo chi l'ha mai vest'? ... u'm cunteva è mi bà cl'aveva sintù di che qui cl'aveva vest j'aveva la forma d'un cunijin». »
(Ma cosa dici, il Mazapegul non si può vedere, ... ma chi l'ha mai visto ? .... mi raccontava il mio babbo che aveva sentito dire che chi l'aveva visto aveva la forma di un coniglietto)
Gatteo, Emila-Romagna
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